• Dall'Antica Religione ai giorni nostri: ecco com'è andata

L'evoluzione del paganesimo nel corso degli anni

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  1. Agnese87
     
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    una cosa che non ho mai ben sopportato del cattolicesimo è proprio questa confusione di tradizioni, non credo che Gesù volesse questo nè la violenza inaudita che è venuta dopo.
    Sono sempre stata molto scettica nonostante tutto...
     
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  2. Deyka Moscardo
     
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    "Chi non ama Gesù è figlio del diavolo" cit. Mia madre. Io considero il cristianesimo un lavaggio del cervello. Pochi hanno la mente aperta e in passato, pensare che chi perseguitava i pagani erano in precedenza pagani anch'essi mi fa ribollire il sangue nelle vene, mi chiedo come facessero a sterminare famiglie, amici e fratelli. Fortunatamente nel presente ho conosciuto un prete che, a differenza degli altri, capiva le altre religioni, era curioso e si confrontava con me e altri. Se fossero stati tolleranti ...
     
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    Di per sé non si può accusare il cristianesimo.

    Uno può credere o meno in ciò che vuole, ma è come i credenti applicano ciò in cui credono a fare differenza.

    Ai tempi, la fede cristiana aveva bisogno di proseliti e doveva farsi largo attraverso Dei già troppo forti e conosciuti.

    L'uomo ha sempre saputo come convincere l'uomo.

    La religione cristiana è riuscita a trovare i giusti "sponsor" e appena ha potuto ha cercato di decimare la concorrenza, traendo forza da ogni credo pagano spezzato.

    Poi ha instaurato un regime di terrore ignorante, dove l'inferno era la destinazione degli impuri e infedeli e ci ha fatto un business: l'indulgenza era la pulizia dell'anima e un posto assicurato in paradiso.
    Al povero non rimaneva che costringersi ad essere fedele e lineare per non finire tra le grinfie di Satana ( c'era poi chi non gliene fregava niente, ma guai a farsi scoprire, pena l'isolamento o peggio, l'accusa di essere adoratori del maligno).


    Il credere in qualcosa non è sbagliato, purché si limiti a condizionare la propria vita.. e non quella degli altri.

    (..opinione mia :trallalla: )
     
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  4. vale7736
     
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    Personalmente credo che sia molto importante conoscere le nostre origini.
    Spesso le versioni raccontate non combaciano alla realtà dei fatti, specie se, come si sa, la storia è scritta dai vincitori, perciò, anche se probabilmente la maggior parte di voi la conoscerà per conto proprio, credo che valga la pena raccontare in estrema sintesi un po' di storia :)

    Fin dai uomini delle caverne si hanno tracce delle divinità in cui credevano e ognuno di essi controllava un aspetto della natura (il dio del cielo, il dio del vento, il dio delle acque, ecc), ma una delle divinità più importanti era quella della caccia poiché da esso dipendeva la loro sopravvivenza. Le raffigurazioni delle divinità erano fatte con aspetti di ciò che rappresentavano, perciò la divinità della caccia, come gli animali che venivano cacciati appunto, veniva rappresentato con le corna; da qui si iniziò a mischiare religione e magia, credendo ad esempio che, se si realizza un modellino in argilla della preda per poi cacciarlo e riuscire ad ucciderlo, allora questo sarebbe successo veramente. Da qui anche l’origine (di cui rimangono resti) dei primi rituali in cui uno degli uomini indossando una pelliccia ed una maschera rappresentava il Dio della caccia che dirigeva la caccia.
    Assieme al Dio della caccia, l’altra divinità molto importante era la Dea della fertilità che rappresentava anche madre natura, la cui importanza crebbe con l’introduzione dell’agricoltura: perciò in estate con la possibilità di sopravvivere con la raccolta di ciò che si coltivava veniva adorata maggiormente la Dea, mentre, quando in inverno si ricorreva soprattutto alla caccia per sopravvivere, si pregava soprattutto il Dio, e nel frattempo le altre divinità divennero di secondaria importanza. Iniziando a fare provviste di ciò che si coltivava per l’inverno, la caccia iniziò ad essere meno vitale, ed il Dio che la rappresentava iniziò ad essere adorato in quanto Dio della natura e Dio della morte, mentre la Dea continuò ad avere le stesse funzioni (fertilità e rinascita).
    Con lo sviluppo di vari rituali (per la fertilità, per il successo della caccia, per i bisogni delle stagioni) iniziò a svilupparsi un sacerdozio: un numero scelto di pochi eletti che erano più bravi nell’ottenere risultati: in alcuni parti dell’Europa questi pochi iniziarono ad essere conosciuti come Wicca – “i saggi”; infatti, al tempo dei re Anglo-Sassoni in Inghilterra, i re consultavano per ogni decisione importante il Witan, ovvero il consiglio dei saggi. I Wicca non solo dovevano svolgere i rituali, ma dovevano anche possedere una vasta conoscenza di erboristeria, magia e divinazione.
    Con l’avvento del Cristianesimo, non ci fu una conversione di massa come spesso viene suggerito, infatti interi paesi venivano indicati come cristiani, quando in realtà era solamente il sovrano ad essersi convertito, mentre era ancora l’Antica religione ad essere predominante. Il primo tentativo di conversione di massa fu ad opera di Papa Gregorio Magno, il quale diede ordine di far distruggere i templi conosciuti e costruire sopra chiese, cosicché il popolo si convertisse: in grande parte questo tentativo pagò, ma ciò di cui non venne tenuto conto fu che colore che costruirono le chiese stesse, inserirono figure delle proprie divinità all’interno delle chiese, cosicché, pur dovendo andare in chiesa, potessero pregare e dorare le proprie divinità.
    Mentre il Cristianesimo cresceva, cresceva anche la necessità di “sconfiggere” le religioni rivali, in questo caso, l’Antica religione, i cui seguaci, dato che adoravano un Dio cornuto, così come il Diavolo della religione cristiana, di conseguenza erano tutti adoratori di quest’ultimo, senza che vi fosse (o che ci sia anche oggi) alcun fondamento di verità: perciò Il Cristianesimo cresceva, mentre l’Antica religione cadeva sullo sfondo. Con il passare dei secoli questa campagna di diffamazione continuò, e tutto ciò che i Wiccan e Pagani facevano, veniva usato contro di loro: veniva usata la magia per aumentare la fertilità e i raccolti, e venivano accusati di distruggere i raccolti (senza pensare che se così fosse stato sarebbero morti di fame loro stessi). Così nel 1484 Papa Innocenzo VIII emanò la bolla pontificia Summis desiderantes con cui due anni più tardi gli inquisitori tedeschi Kramer e Sprenger diedero vita al Malleus Maleficarum (Il Martello delle Streghe), una vera e propria guida per la persecuzione delle streghe. Quando il libro venne scritto e mandato alla Facoltà di Teologia dell’Università di Colonia, la quale operava come organo di censura, la maggioranza dei professori rifiutò di avere a che fare con la pubblicazione del libro, ma i due inquisitori falsificarono il documento di approvazione dell’intera facoltà (cosa che venne scoperta solamente nel 1898).
    Così questa follia iniziò e per trecento anni le fiamme dei roghi bruciarono in tutta Europa, per una o due persone di un villaggio sospettate di stregoneria, venivano torturate, estorte “confessioni” e bruciate centinaia di persone ree di essere complici: secondo una stima si pensa che siano state giustiziate nove milioni di persone accusate di stregoneria, anche se ovviamente non tutte erano streghe, ma diventò un’occasione per le persone di accusare e liberarsi di personalità scomode: un perfetto esempio di questo è noto ai più con ciò che accadde a Salem (Massachusetts) dove, in un’isteria generale, gli abitanti iniziarono ad accusarsi a vicenda di atti di stregoneria. Durante gli anni successivi le cose cambiarono poco, come ad esempio con re James I che nel 1604 emanò il “Witchcraft Act” che venne annullato nel 1736, ma solo per far spazio ad una legge che decretava che la stregoneria non esiste e che chi affermava il contrario o di possedere poteri occulti commetteva una frode. Per il tardo ‘800 coloro che sopravvissero a tutto questo, continuarono a seguire il culto in segreto, sembrò perciò che la stregoneria era completamente morta, ma una religione sopravvissuta per migliaia di anni non può di certo scomparire così facilmente. In Inghilterra nel 1951 le ultime leggi contro la stregoneria furono annullate dando così la possibilità a persone del culto di parlare senza timore, e così nel 1954 Gerald Gardner pubblicò il suo libro “Witchcraft today” (La stregoneria oggi) in cui parlò e fece conoscere al grande pubblico la propria realtà ed in cui disse che il culto era sopravvissuto ed era una religione a tutti gli effetti, parlò insomma di tutta la storia dal punto di vista delle streghe. Quando ciò accadde, diverse congreghe in Europa lo contattarono e fu una sorpresa vedere che erano sopravvissuti così tanti praticanti.
     
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  5. Nyori
     
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    Sembra proprio un estratto dei libri di Buckland. È importante citare le fonti in questi casi.
    E poi c'è già una discussione in merito, non l'hai trovata?
    E comunqur "un po'di storia" è discutibile, ma ognuno poi la pensa a modo suo sullo sviluppo della wicca nella storia.
     
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  6. vale7736
     
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    Hai ragione mi sono scordato :/ sisi è un estratto di Buckland un po' cambiato perché era più lungo. Non ho capito la parte di "è un po' discutibile" :/
     
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  7. Nyori
     
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    Discutibile nel senso che c'è gente che crede a questo filone di una religione antichissima ininterrotta nei secoli e c'è chi pensa che la questa religione come la conosciamo noi sia stata creata da Gardner ed evolutasi negli ultimi 60 anni.
    Dopotutto se ci pensi non è che c'è stata l'antica religione con una Dea Madre e un Dio Cornuto e poi bam! Arriva il cristianesimo e fa un gran casino. C'è tutta la storia del paganesimo prima in cui questa antica religione e già si era "persa"... E comunque il cristianesimo ha fatto indubbiamente un gran casino su tutto il fronte pagano, leggi il post esistente in merito, è molto interessante.
     
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  8. vale7736
     
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    Certo, capisco cosa vuoi dire. Beh onestamente non so cosa dire, certo che ognuno presenta la sua versione della storia, Buckland la pensa così e sicuramente altre persone in un altro modo e ci saranno decine e decine di pensieri diversi in merito. Sia chiaro comunque che, anche se mi son scordato di citare la fonte, la mia intenzione era solamente quella di riportare una versione che non vuole in alcun modo dire che sia l'unica (e ci mancherebbe ), né vuol dire che io sia d'accordo o meno, pensavo solo fosse interessante ragionarci su con le persone qui :) e grazie per l'indicazione, ci guardo volentieri! :)
     
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  9. Fenris13
     
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    Mi unisco tardi a questa discussione, ma nel farlo sono d'accordo con Davios.
    Ogni fede ha dei lati oscuri, ma la colpa è dell'uomo che la sfrutta.
    Dissi a una mia amica MOLTO fedele al cristianesimo la mia condizione di studio alla wicca.
    All'inizio era leggermente spaventata, ma le ho spiegato con calma cosa studiavo. E ha ascoltato e accettato senza criticare.
    Forse ho deviato il discorso ma il punto resta che alla fine sono gli uomini a creare la loro visione di fede, con tutti i relativi pro e contro.
    Infatti per me, Fanatico è qualcuno Non è chi è troppo fedele, ma che sfrutta la propria divinità per coprire le proprie azioni.


    -Opinione personale
    -Spero non aver offeso nessuno.
    -Fenrir Chiudo.
     
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    Riesumo questo post perché leggere Buckland (che è stato citato col suo capitolo sulla storia della stregoneria) mi ha fatto riflettere su di un argomento e perdonatemi se la domanda che vi porrò può sembrare sciocca o banale... di solito sono queste le cose in cui finisco per incartarmi xD
    Partiamo dal presupposto che so bene che Buckland ricava molte delle sue informazioni dagli studi di Margaret Murray, che ad oggi sono stati screditati, quindi non è proprio storicamente attendibile (nonostante ciò reputo interessante il suo insegnamento, poiché ne deduco che era quello che veniva creduto dai gardneriani al tempo e so bene che anche una storia mitizzata ha le sue verità).
    La mia domanda è:
    E' giusto parlare di stregoneria, quando si parla di wicca? So già che la risposta è si, perché Gardner stesso parla di stregoneria, tuttavia la mia domanda riguarda l'origine del termine. Sicuramente non so abbastanza dell'argomento, ma la mia percezione è che la parola "strega" sia stata usata in primis in termini dispregiativi, per etichettare fenomeni rituali e magici che riguardavano religioni pagane - anche qui, un termine usato a posteriori per definire qualcosa che prima dell'avvento del cristianesimo non aveva bisogno di esser distinto, ma almeno non è dispregiativo e ad oggi delle distinzioni vanno fatte - ma non credo che chi facesse uso di queste pratiche si definisse strega. Se quello che dico è giusto, dichiarare di essere streghe può essere fatto in senso provocatorio, ma è come scegliere l'etichetta che qualcuno ci ha dato per definirci, quando noi non ci definivamo così. Ed è, appunto, un termine dispregiativo, quindi perché conservarlo? Non è meglio parlare semplicemente di paganesimo, neopaganesimo, wicca e quant'altro?
    Chiedo scusa se la risposta a questa domanda è in qualche altro post e semplicemente non sono riuscita a trovarla xD

    Edited by Daleàrin - 8/8/2019, 13:27
     
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    Ciao Dalearin! Topic stra-interessante, l'ho letto più volte e mi ripromettevo di postare qualche domandina pure io :) Comunque una cosa al volo posso dirtela, non credo che le streghe fossero tout court il clero pagano di un tempo.E il pregiudizio negativo fra di loro non è una prerogativa del cristianesimo. Fermandosi all'assonanza col termine, basti pensare alla Strix dell'antica Roma: una personcina a dire poco molto antipatica a tutti :D

    Per saperne di più la meritorissima UTET di cui ho già parlato in biblioteca sui suoi vari saggi sull'argomento ha questo "Strix: la strega nella cultura romana" di Laura Cherubini.

    Poi nell'antichità come in culture non cristiane (si pensi a contesti molto ibridi o del tutto non cristiani in Africa e in Medio Oriente) le streghe (o le poveracce , i bambini , le vecchie e qualche uomo creduti tali) vengono ancora linciate.

    Quindi non so come chiamarsi al presente, ma di sicuro la negatività è un bel po' radicata
     
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    Grazie della veloce risposta, Potentilla! c:
    Io immagino che le streghe non fossero necessariamente clero pagano, infatti la mia idea (sulla quale sono colpevole di non aver approfondito molto :P) era che non rappresentassero altro che una figura immaginaria a cui nella realtà non corrispondeva nulla e si faceva corrispondere chiunque non piacesse, quindi un’invenzione. Come il mostro sotto al letto o nell’armadio xD
    Nella formulazione della domanda mi sono attenuta alla descrizione di Buckland anche perchè sono curiosa su perchè sia stata fatta la scelta di usare il termine “strega” date le premesse presenti nel suo libro. Insomma, è una scelta curiosa. Poi se non erro il termine witch non ha radice dispregiativa e anche questo è interessante.

    CITAZIONE
    Per saperne di più la meritorissima UTET di cui ho già parlato in biblioteca sui suoi vari saggi sull'argomento ha questo "Strix: la strega nella cultura romana" di Laura Cherubini.

    Questa me l’ero persa! Grazie dello spunto, ci darò certamente un occhio!
     
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    In un certo qual modo la necessità di distinguere può sembrare un'inutile ossessione semantica ma il motivo per cui spesso Wicca e Stregoneria si mescolano è perchè, in breve, Wicca significa strega e le primissime forme di questa religione erano intese come recupero di culti stregonici.
    Ciò non fa della Wicca l'unico tipo di Stregoneria come la stessa non è l'unica forma di neopaganesimo.
    La scelta dei termini è importante ma essi hanno tuttavia un valore estremamente relativo, Il modo in cui sono percepite sta al singolo, l'importante è capire cosa vogliano effettivamente rappresentare.
    Wicca è dunque Stregoneria perchè unisce un corpus di pratiche studiate (in parte legate all'occultismo ottocentesco) e il recupero di tradizioni magico-folkloriche (principalmente britanniche e italiche) considerate, ai tempi, stregonerie.
    Ma proprio perchè, come dicevo pocanzi, il significato dei termini rimane soggettivo, ci sono ad oggi molti wiccan e molti neo-pagani che non amano definirsi streghe perchè vedono i connotati negativi del termine prima ancora di vederne il patrimonio ereditabile.
    Infine, dato che spesso si parla di stregoneria per riferirsi a pratiche magiche più che religiose, molti wiccan preferiscono scegliere di descrivere diversamente la loro religione (per non finire ad essere assimilati a "uno stile di vita" o filosofia), piuttosto che usare termini ambigui o che possano far storcere il naso ai più.
    Insomma, non stupirti se talvolta sembrano intercambiabili e altre volte no, dipende da come "vive il termine" chi ne parla.
     
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    CITAZIONE (Daleàrin @ 7/8/2019, 20:40) 
    Grazie della veloce risposta, Potentilla! c:
    Io immagino che le streghe non fossero necessariamente clero pagano, infatti la mia idea (sulla quale sono colpevole di non aver approfondito molto :P) era che non rappresentassero altro che una figura immaginaria a cui nella realtà non corrispondeva nulla e si faceva corrispondere chiunque non piacesse, quindi un’invenzione. Come il mostro sotto al letto o nell’armadio xD

    Ma figurati :) Hai posto una domanda interessante e che permette anche di riflettere un po' sul nostro percorso e il nostro studio comune , Wiccan e pagano, quindi è un piacere oltre che una cosa molto utile scambiare un po' di idee.
    Dunque, il concetto di "strega" , detto in vari modi ma con una fortissima connotazione negativa, è ed è stato anche prima del cristianesimo entrambe le cose: un capro espiatorio fuori dalla realtà per tutto quello che non va e non funziona in una comunità più o meno vasta, il famoso mostro sotto il letto :P o il modo di additare persone (non solo donne) come dediti a pratiche magiche e culti "strani", "a fin di male" e fuori dalla religiosità "corretta".

    Fin qui c'è la storia per com'è andata, poi interviene la storia per come se l'è raccontata e non soltanto in malafede il pensiero Wiccan tradizionale e una gran quantità di pagani moderni: è stato tutto un grande party di sacerdotesse pagane nobili sagge belle e tenute in gran conto dalle società pagana - possibilmente matriarcale , serena e pacifica - finché non è intervenuto il cristianesimo guastafeste a calunniare queste sacerdotesse chiamandole "streghe" e a usare il dio cornuto come figura del diavolo per screditare l'antica religione. A partire da Murray passando per Gardner ma anche riecheggiando in Farrar, Curott e mille altri, si è davvero arrivati a convincersi che il termine "strega" andasse semplicemente ripulito dalle calunnie cristiane e rivendicato nella sua paganità originaria. In più la Wicca attraversando l'oceano è diventata quella spiritualità fortemente radicata nella Terra e nella tutela della Natura, si è unita alle istanze femministe e civili - vedi l'esempio più completo di questa trasformazione e cambiamento della Wicca , passando dalla tradizione britannica a quella americana, in Starhawk.
    Dunque davvero il termine "strega" ha assunto negli anni quel connotato realmente positivo.


    Ma se vogliamo davvero guardare agli antichi culti e alla storia quel "patrimonio ereditabile" di cui parla Ariel è vasto quanto molto ambiguo e spesso realmente davvero sgradevole, fatto di ignoranza e superstizione E già da prima del cristianesimo. Molti pagani e molte streghe - che non si riconoscono necessariamente nel concetto Wiccan contemporaneo sostanzialmente positivo della Strega - hanno recuperato la storia e la guardano con più oggettività.

    Penso che oggi possiamo scegliere come "viverci il termine" più consapevolmente da consci di questa ambiguità reale e ineliminabile storicamente, e scegliere in che "tipo" di strega rispecchiarci. Sul fronte Wiccan come religione io non mi sentirei a mio agio a definirmi strega, perché farei appello ad un'inesistente realtà religiosa assemblata a posteriori senza appigli storici, senza tradizioni comunitarie reali. Non ne sento il bisogno.
    Se fossi fortemente motivata alla pratica della magia lo rivendicherei più in senso di ...operatrice esoterica :P ma non lo riterrei un termine che identifica una pratica religiosa , pagana o meno. Invece lo sento più vicino e più mio in senso laico ed extra-wiccan il termine strega come "non allineata" e spirito indipendente, utilmente "sovversivo" ("streghe" si sono spesso autodefinite le femministe nel periodo più "contestatario" e irriverente degli anni 70 anche e soprattutto qui in Italia) :)
     
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    Hai esattamente dimostrato la relatività dei termini. Bisogna vedere di che "wicca" si parla. E di che strega. Che il patrimonio sia vasto ovviamente si, ambiguo no, a meno che ci si dimentichi di collocare tutto nel giusto contesto.
    La malafede, in un periodo in cui ancora le teorie della murray erano considerate vere, è difficile da trovare. E quelli arrivati dopo hanno ben sistemato la questione per quella che deve essere. Tradizionalismo non è paraocchi. Né staticità.
    La componente folklorica e stregonica rimane nel recuperare pratiche pagane del luogo in cui si é diramata (e non solo) e in quella continua di integrazione di ulteriori elementi.
    Sulla mancanza di appigli storici, tradizioni comunitarie reali etc, anche qui, bisogna vedere di cosa parliamo. Se tutta l'erba è un fascio... inutile discuterne. Ma è chiaro che quanto si recupera online sulla wicca è troppo costruito e ridondante per poter portare a considerazioni più obbiettive.
     
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