• Dall'Antica Religione ai giorni nostri: ecco com'è andata

L'evoluzione del paganesimo nel corso degli anni

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  1. Lu*Lu
     
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    L'Albero Del Poeta

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    Nel 337, alla morte di Costantino, convertitosi al Cristianesimo dopo un sogno premonitore, i tre figli decisero di vietare qualsiasi altra religione che non fosse il Cristianesimo (Costantino invece l'aveva messa al pari di tutte le altre religioni).
    Poi venne Giuliano che ristabilì la parità e la tolleranza e che, proprio per questo, fu assassinato dopo soli tre anni.
    Poi fu la volta dell'imperatore Valentiniano che reintrodusse il Cristianesimo come unica e sola religione ammessa.
    Valentiniano segnò la fine definitiva dell'antica religione pagana e l'inizio delle persecuzioni di coloro che continuarono a percorrere imperterriti la "vecchia strada". Malgrado ciò, il culto degli dei non si estinse completamente, giungendo così fino a noi grazie al folklore.

    TRACCE DI PAGANESIMO OGGI


    CALENDIMAGGIO
    Oggi dedicato alla Madonna, agli albori era un inno alla Natura, alla rinascita, all'amore: durante la festa, tra le donne, si proclamava la Regina di Maggio (oggi divenuta la Madonna) e si offrivano uova agli dei (oggi abbiamo l'uovo di Pasqua!); si erigeva un albero con appesi doni, per lo più generi alimentari (ecco da dove nasce l'usanza dell'albero di Natale!) e si cantava (oggi invece si è arrivati alle litanie per il canto notturno disturbava).

    IL CARNEVALE
    La fine delle scorte invernali, che precedeva la carestia prima della bella stagione (oggi chiamata Quaresima), era esorcizzata con il festeggiamento, durante il quale si esaltavano i beni materiali prima del loro abbandono.

    IL NATALE
    Si festeggiava il ritorno del sole, fissato il 25 dicembre da Aureliano - ossia qualche giorno dopo il solstizio d'inverno - che sottraeva spazio alla notte; le giornate iniziavano ad allungarsi e si avvicinava sempre più la primavera e, con lei, la rinascita della natura e il ritorno alla vita di molte piante e degli animali andati in letargo. E' il giorno più corto dell'anno, per cui si festeggiava la dea della luce, Mithra.
    Nell'antica Roma, dal 17 al 24 dicembre, si festeggiavano i Saturnali in onore di Saturno, dio dell'agricoltura: in quei giorni si viveva in pace, ci si scambiavano doni e si facevano sontuosi banchetti.

    * La nascita di Gesù viene fatta risalire tra il 10 e il 4 a.C. mentre il Natale, come festa cristiana, verrà introdotta nell'Impero romano, solo nel IV secolo e, più tardi ancora, nella zona d'Oriente.
    Nel tempo, i Padri della Chiesa sostennero che il sole che si festeggiava altro non era che il Cristo, ossia colui che è luce e diffonde i raggi di sole riscaldando tutta l'umanità.
    In un primo momento, la differente visione della festività, diede adito a destare non poca preoccupazione alla nascente Chiesa.

    L'EPIFANIA
    Anche qui, in diverse parti d'Italia, è rimasta l'antica tradizione: quella dei falò e della danza attorno al fuoco, cantando.

    HALLOWEEN: L'OGNISSANTI DEI "MODERNI PAGANI"
    Il 31 ottobre è il capodanno pagano e, anticamente, si richiamava il mondo della magia e della stregoneria; non a caso, oggi, è anche chiamata "la notte delle streghe" e "capodanno esoterico".
    In questo giorno i Celti festeggiavano, per l'appunto, il loro Capodanno: credevano che, in questo notte, i morti tornassero in terra e celebravano la loro venuta con tanto cibò (l'odierno cenone) e falò (oggi ci sono i fuochi d'artificio o - i più idioti - fanno saltare i petardi) per commemorare i defunti: ha dato così a questa festa una ben più triste connotazione.
    Invece, altro non era, che una solida e concreta espressione del rapporto tra il mondo dei vivi e quello dei morti, del tutto privo di paure ed orrore: i Celti raccoglievano le ossa dei loro cari e cantavano, bevendo intorno ad esso ed offrivano cibo ai defunti (vi dicono niente
    gli ossi dei morti, i dolci dei morti o il pan dei morti? E chi più ne ha più ne metta!).

    LA FESTA DELLA MAMMA
    I Greci, prima della nascita di Cristo, dedicavano un giorno alla dea Rhea, madre di tutti gli dei. Per i Romani invece era Cibele, celebrata a maggio con un'intera settimana dedicata anche alla primavera e ai fioridetta, per l'appunto, floralia.
    Successivamente, in Inghilterra, iniziò a diffondersi il Mothering Sunday, trasformato poi nella festa della mamma (e quindi della Madonna). In Italia è la 2° domenica di maggio.

    Edited by lu.sar - 27/11/2010, 20:53
     
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